Il sonno è una componente fondamentale di ogni vita ma quando si è in dolce attesa è facile che esso sia alterato da mille fattori.
Il primo aspetto che spesso sorprende le neo-mamme è la stanchezza fuori dal normale che le coglie nel primo trimestre della gravidanza. Se, infatti, sintomi quali nausea e voglie sono popolarmente più conosciuti e attesi, la spossatezza invece è una caratteristica che paradossalmente coglie impreparate le donne in stato interessante e che influenza negativamente la loro quotidianità.
In ogni caso episodi nei quali si è presi da grande sonnolenza e da voglia di dormire in orari inconsueti pur avendo riposato bene la notte non devono destare preoccupazioni, d’altronde l’organismo deve gestire due vite e le loro necessità perciò è preventivabile un dispendio energetico maggiore, anche se purtroppo questi problemi influenzano le attività diurne della futura mamma incluse, purtroppo, quelle lavorative.
Questi episodi sono di solito percepiti dalla donna, va sottolineato con notevoli differenze individuali, in genere a partire dalla fine del primo mese di gravidanza, aumentando nel secondo e nel terzo mese e generalmente fino al quarto. A cominciare dal quinto mese (e quindi nel secondo trimestre), questo disturbo tende a regredire e ad essere sostituito dal problema opposto: difficoltà a dormire e insonnia notturna.
Anche la psiche gioca un ruolo. Il primo trimestre è l’epoca del cambiamento e dell’adattamento alla nuova condizione di futura mamma. Anche se la gravidanza è stata cercata e desiderata, la donna deve ancora abituarsi all’esserino che si sta formando dentro di lei. Comincia a rendersi conto che non sarà più sola, che sta passando dalla condizione di figlia alla condizione di genitore, si interroga se sarà una buona mamma. E tutto questo non fa che alimentare il senso di confusione e affaticamento.
A tutto ciò poi si aggiungono diversi fattori ambientali come, ad esempio, le stagioni, che già normalmente influenzano la quotidianità.
Tutto ciò può portare anche a cali di pressione repentini. I “famosi” svenimenti, spesso citati da cinema e letteratura e identificati come segnale sicuro di gravidanza, sono dovuti proprio a questo momento di down, peraltro naturale.
Ma come prevenire o addirittura porre rimedio a questi disturbi?
Innanzitutto il consiglio principale è quello di calmarsi, per quanto possibile. Durante la gestazione è assolutamente sconsigliato strafare. Se finite per crollare a letto esauste già nelle prime ore della serata non preoccupatevi perché è un evento normale, non dovuto a fattori preoccupanti come cali nei valori del sangue o mancanza di vitamine ma bensì a semplici cambiamenti ormonali, del tutto naturali in questo frangente. Assecondate questi segnali del vostro corpo, non tentate di contrastarli, magari bevendo caffè o costringendovi a restare sveglie a tutti i costi, anche se vi si chiudono gli occhi e soprattutto non cedete alla tentazione di mantenere il ritmo di vita che avevate prima di restare in dolce attesa perché ora la vostra priorità deve essere proprio il bambino.
Evitate i sonnellini pomeridiani troppo lunghi, perché questo non farebbe che rendere difficile la fase di addormentamento serale.
Considerate che se soffrite anche di nausea e vomito probabilmente la minore assunzione di cibo vi potrà anche debilitare un po’ aumentando il senso di debolezza generale quindi mangiate in modo leggero ma spesso, fate dell’attività fisica moderata e, se vi piacciono, bevete delle tisane a base di erbe invece del caffè, energetiche alla mattina, e rilassanti alla sera (menta, limone e frutti rossi quelle consigliate).
Per il resto state serene, cercate di non pensare a nulla se non al benessere vostro e del bebè, poi la Il sonno è una componente fondamentale di ogni vita ma quando si è in dolce attesa è facile che esso sia alterato da mille fattori.
Il primo aspetto che spesso sorprende le neo-mamme è la stanchezza fuori dal normale che le coglie nel primo trimestre della gravidanza. Se, infatti, sintomi quali nausea e voglie sono popolarmente più conosciuti e attesi, la spossatezza invece è una caratteristica che paradossalmente coglie impreparate le donne in stato interessante e che influenza negativamente la loro quotidianità.
In ogni caso episodi nei quali si è presi da grande sonnolenza e da voglia di dormire in orari inconsueti pur avendo riposato bene la notte non devono destare preoccupazioni, d’altronde l’organismo deve gestire due vite e le loro necessità perciò è preventivabile un dispendio energetico maggiore, anche se purtroppo questi problemi influenzano le attività diurne della futura mamma incluse, purtroppo, quelle lavorative.
Questi episodi sono di solito percepiti dalla donna, va sottolineato con notevoli differenze individuali, in genere a partire dalla fine del primo mese di gravidanza, aumentando nel secondo e nel terzo mese e generalmente fino al quarto. A cominciare dal quinto mese (e quindi nel secondo trimestre), questo disturbo tende a regredire e ad essere sostituito dal problema opposto: difficoltà a dormire e insonnia notturna.
Anche la psiche gioca un ruolo. Il primo trimestre è l’epoca del cambiamento e dell’adattamento alla nuova condizione di futura mamma. Anche se la gravidanza è stata cercata e desiderata, la donna deve ancora abituarsi all’esserino che si sta formando dentro di lei. Comincia a rendersi conto che non sarà più sola, che sta passando dalla condizione di figlia alla condizione di genitore, si interroga se sarà una buona mamma. E tutto questo non fa che alimentare il senso di confusione e affaticamento.
A tutto ciò poi si aggiungono diversi fattori ambientali come, ad esempio, le stagioni, che già normalmente influenzano la quotidianità.
Tutto ciò può portare anche a cali di pressione repentini. I “famosi” svenimenti, spesso citati da cinema e letteratura e identificati come segnale sicuro di gravidanza, sono dovuti proprio a questo momento di down, peraltro naturale.
Ma come prevenire o addirittura porre rimedio a questi disturbi?
Innanzitutto il consiglio principale è quello di calmarsi, per quanto possibile. Durante la gestazione è assolutamente sconsigliato strafare. Se finite per crollare a letto esauste già nelle prime ore della serata non preoccupatevi perché è un evento normale, non dovuto a fattori preoccupanti come cali nei valori del sangue o mancanza di vitamine ma bensì a semplici cambiamenti ormonali, del tutto naturali in questo frangente. Assecondate questi segnali del vostro corpo, non tentate di contrastarli, magari bevendo caffè o costringendovi a restare sveglie a tutti i costi, anche se vi si chiudono gli occhi e soprattutto non cedete alla tentazione di mantenere il ritmo di vita che avevate prima di restare in dolce attesa perché ora la vostra priorità deve essere proprio il bambino.
Evitate i sonnellini pomeridiani troppo lunghi, perché questo non farebbe che rendere difficile la fase di addormentamento serale.
Considerate che se soffrite anche di nausea e vomito probabilmente la minore assunzione di cibo vi potrà anche debilitare un po’ aumentando il senso di debolezza generale quindi mangiate in modo leggero ma spesso, fate dell’attività fisica moderata e, se vi piacciono, bevete delle tisane a base di erbe invece del caffè, energetiche alla mattina, e rilassanti alla sera (menta, limone e frutti rossi quelle consigliate).
Per il resto state serene, cercate di non pensare a nulla se non al benessere vostro e del bebè, poi la natura farà il resto!
Via il vecchio. Avanti il nuovo
Un vecchio materasso può risultare dannoso alla vostra salute. Se vecchio e consumato vi causerà notti insonni e un...