Il 5 febbraio 1936 esce nelle sale Tempi Moderni.
Interpretato, scritto, diretto e prodotto dal magnifico Charlie Chaplin: il suo ultimo film muto, il suo primo film sonoro. Un film, per la storia del cinema, doveroso da guardare e da rivedere!
TRAMA
Charlot lavora in una catena di montaggio in una fabbrica. Imbullona dadi a un ritmo vertiginoso, perde il ritmo, impazzisce letteralmente e finisce negli ingranaggi. È solo l’inizio di un comico susseguirsi di incredibili e sfortunati eventi che avranno come protagonista il grande Charlie Chaplin nei panni di un personaggio stralunato e geniale.
Accolto con sospetto perché era fin troppo “contro il sistema”, diviene un film in chiave comica sull’alienazione della modernità in una serrata struttura narrativa.
Si mettono in scena le trovate, le proteste, la poesia di Chaplin.
I colpi di genio resistono nel tempo, il cinema col suo linguaggio superficiale immediato ed efficace detta l’esempio e Chaplin con la sua mimica, i suoi movimenti e le sue disgrazie propone un comportamento senza tensione e senza violenza. La rappresentazione dei malanni sociali è davvero incisiva e divertente.
È l’ultimo film in cui compare il personaggio Charlot.
Il suo allontanarsi di spalle a fianco della ragazza è un addio destinato a rimanere per sempre nella memoria.