Un romanzo bellissimo sul credere, sul desiderare, sull’amicizia e sull’irrimediabile solitudine legata alla giovinezza.
20, una più bella dell’altra.
Una scrittura densa, magmatica che scorre piena sopra gli eventi: quattro protagonisti, una storia divisa in tre parti, ambientata in una masseria in Puglia.
Teresa è una studentessa di Torino e passa le vacanze estive nella villa della nonna: ed è di notte che si accorge di tre ragazzi che nuotano nella sua piscina.
Li segue, li studia, li aspetta.
Si innamora di Bern, in lui c’è un’inquietudine inspiegabile. Il corpo li guida e li travolge. Passione, fatica, strade tortuose e desideri ardenti.
Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo.
Coltivare la terra rossa, prendersi cura degli ulivi, sgusciare mandorle a non finire: il giro delle stagioni è un ciclo esistenziale di cui la masseria ne è il fulcro.
La storia inizia come la storia del mondo, con una donna che sconvolge la tranquillità della natura. E continua, tra amore, sensi di colpa, tradimenti.
Profondo, visionario, pieno di amore e vendetta.