Quale effetto ha avuto il lockdown durante l’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto durante questi ultimi mesi?
Si è già detto che la natura si è ripresa i suoi spazi e che la Terra è tornata a respirare: con la drastica interruzione delle attività umane, anche gli animali si sono riappropriati dei loro spazi privati da un’eccessiva e sconsiderata urbanizzazione.
Il blu padroneggia in cielo, l’aria è pulita: polveri sottili in minime quantità, riduzione del biossido di azoto nelle grandi città e inquinamento in stand by ci hanno dato modo di allungare l’orizzonte per scorgere più limpida la meta.
Il blu torna anche nei fiumi, nei canali, nei porti e nei mari: dove è possibile veder a occhio nudo un ripopolamento fiorente dei fondali, una nuova fauna libera di nuotare e una flora rigogliosa.
Nel Mediterrraneo i cetacei si sono avvicinati alle coste approfittando dell’assenza delle navi. Parliamo di capodogli, delfini e addirittura di balenottere minori.
Questo monitoraggio straordinario è volto ad individuare la relazione tra le diminuite pressioni dell’uomo durante il blocco di attività e spostamenti e lo stato degli ambienti marini: è una straordinaria occasione per comprendere meglio l’ambiente marino-costiero prima e dopo del lockdown e definirne nuove politiche future.
Gli oceani sono stati in grande sofferenza a causa della crisi climatica, dell’inquinamento da plastica, della pesca intensiva, dell’innalzamento delle temperature e della relativa acidificazione dell’acqua a causa dell’assorbimento dell’anidride carbonica.
Ma c’è un dato positivo: i mari hanno una forte resilienza, essi combattono per sopravvivere.
Gli ecosistemi marini hanno un ruolo fondamentale nel contrastare gli effetti del global warming: alghe e fitoplancton, ad esempio, trasformano l’anidride carbonica assorbita dall’acqua in carbonio organico e, in più, producono ossigeno. Si stima che i mari abbiano assorbito nell’ultimo secolo circa il 30% della CO2 rilasciata sulla terra.
Risulta urgente un tempestivo intervento affinchè un programma di conservazione abbia successo sulla vita marina entro i prossimi anni.
E Morfeus non si tira indietro ed è già pronto al cambiamento. Rimani sintonizzato!