Riposare bene? Le posizioni contano

Giu 9, 2015 | Prima di Domani

Trascorriamo un terzo della vita a letto e la qualità dei restanti due terzi dipende dalla qualità del sonno. A conti fatti, perciò, il sonno influisce su tutta la nostra vita. Dormire bene non è soltanto questione di materasso e cuscino, di quante ore dormiamo, di cosa mangiamo prima di coricarci e di buone letture. Contano, e non poco, le posizioni che assumiamo mentre riposiamo. Ce ne sono alcune che ci impediscono di ricaricarci a dovere. Quando ci svegliamo spossati, di malumore o con un fastidioso mal di schiena non prendiamocela con le persone che ci circondano, ma con le posizioni che abbiamo assunto durante la notte.

Posizione prona

Dormire a pancia in giù non è salutare per la schiena perché accentua la curvatura della colonna vertebrale nella zona lombare. Il peso mal distribuito del corpo causa la pressione dell’intestino sul diaframma e rende la respirazione più difficoltosa. Per respirare siamo costretti a girare la testa su un lato offrendo il nostro benvenuto ai problemi alla cervicale e alle fasce muscolari. Il collo non ringrazia e anche la mandibola avrebbe buone ragioni per protestare. Il motivo sta nel fatto che una parte del peso corporeo grava proprio sulla mandibola sottoponendola a piccoli traumi costanti. Insomma, se volessimo stilare una classifica delle posizioni meno indicate per dormire, la posizione prona occuperebbe la cima del podio. Dormi spesso in questa posizione? Ecco un suggerimento: metti un cuscino sotto la pancia per ristabilire l’allineamento corretto della schiena.

Posizione laterale

Dormire su un fianco favorisce il buon sonno? Dipende dal materasso. La posizione fetale, di lato con le gambe piegate, mantiene la curvatura corretta della colonna vertebrale. Un buon materasso deve adattarsi alle pressioni diverse che esercita il nostro corpo, per questo incide in modo decisivo sulla buona qualità del sonno quando si assume questa posizione.
Altra discriminante è data dal fianco su cui si dorme. Destro o sinistro? Dormire sul fianco sinistro facilita la digestione. Pertanto, se sei reduce da una bella abbuffata, ricordati che coricarti sul lato sinistro ti aiuta a riposare meglio.
Sono molto interessanti i risultati di una ricerca recente pubblicata su Journal of Neuroscience. La posizione laterale apporta grandi benefici al cervello perché lo aiuta a “depurarsi” riducendo così il rischio di malattie neurologiche degenerative, come il morbo di Alzheimer.

Posizione supina

Adagiati sulla schiena, a pancia in su. Questa è la posizione più indicata se assunta correttamente e se sostenuta da un buon materasso. Presenta alcune controindicazioni. Non è consigliata, ad esempio, a chi soffre di disturbi cardiaci o polmonari perché può ridurre la quantità di ossigeno nel sangue. E poi… fa russare perché la gola si restringe, i muscoli della mandibola e della lingua si rilassano. Insomma, può farti dormire meglio, ma può causare qualche fastidio al partner.

Assumi la posizione giusta, riposare bene migliora la vita!

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